IO ODIO CORRERE
Comprato questo tapis
roulant, la domanda che è sorta spontanea è stata…e ora come inizio a correre?
Non è semplice per chi, come me, non ama l’attività fisica e non l’ha mai
praticata con grandi successi, approcciarsi in maniera corretta alla corsa.
Leggendo vari articoli
sull’argomento ho scelto di procedere con 2 minuti di corsa alternati a 2
minuti di camminata veloce per 15 minuti per la prima settimana. Solo dopo
quasi due anni, ho scoperto che questo è il metodo più efficace per dimagrire.
Successivamente ogni settimana aumentavo i minuti di corsa e diminuivo il tempo
di recupero con la camminata, aumentando anche la durata totale
dell’allenamento.
C’è voluto del tempo, ma
dopo qualche mese riuscivo a correre per circa 30 minuti di fila; a quel punto l’obiettivo
era aumentare la velocità di corsa, quindi i km fatti nello stesso tempo.
Sono arrivata a buoni
tempi, alternando anche tratti con pendenze diverse.
Ma i risultati non sono
stati dei migliori. Parliamoci chiaro, qualche kg l’ho perso, ma il tono
muscolare era assente, la forma fisica non cambiava di molto, la fame aumentava
e la frustrazione di non riuscire a fare grandi progressi pure.
Dopo la corsa si apriva una
voragine nello stomaco senza pari, che cercavo di controllare con
un’alimentazione sana, ma spesso con scarsi risultati. Inoltre al lavoro c’era
sempre il ‘fenomeno’ di turno, che elogiava con foga i propri risultati nella
corsa, le gare vinte o le poche foglie di insalata ingerite a fronte di 15 km
corsi.
La psicologia della bionda
media insegna che ci si abbatte, ci si sente inadeguati ad entrare a far parte
di quel mondo di sportivi così inumani ai nostri occhi, al pari di chi mangia
molto e non ingrassa (tutti abbiamo quell’amica che si strafoga di dolci e non
mette su un filo di ciccia), io ho addirittura il marito così!
Io non mi sono mai data per
vinta, cercando sempre di mantenere un principio ben saldo nella mente:
bisogna
accettarsi.
Bisogna trovare il giusto
compromesso tra quello che vorremmo essere e quello che è la nostra fisicità
naturale, la genetica, la familiarità e soprattutto ci vuole il giusto tempo
per ottenere risultati (memore delle inutili diete fast).
Ho continuato a correre,
nei limiti della sopportazione del mio fisico, ma un altro principio si è fatto
strada nella mia esperienza di lettrice assidua di blog, libri e articoli sul
dimagrimento e lo sport: bisogna variare il più possibile l’allenamento.
Non è semplice apportare
molte variazioni alla corsa, si possono fare gli scatti, si può variare la
pendenza, il ritmo ma il corpo si adatta sempre.
Ed ecco che scopro il meraviglioso mondo dei circuiti.