MANGIAR SANO

Come anticipato, il bello del  ‘circuit training’ è che non aumenta in maniera esponenziale il senso della fame. Questo mi ha permesso di evitare l’innalzamento del picco glicemico (responsabile dell’aumento di peso) e di conseguenza le abbuffate fuori controllo post allenamento. Come ormai avrete capito, a me piace informarmi. Dopo anni di diete completamente inutili, volevo arrivare con la conoscenza a capire come mai non riuscivo a portare avanti un regime alimentare dimagrante per più di qualche mese. In fondo sono testarda.
Il problema principale, dal mio punto di vista è il metabolismo, in particolare quello basale, ovvero la capacità di consumare a riposo. I più fortunati lo hanno veloce, riescono ad ingerire molte calorie senza prendere peso, chi invece come me è nato più sfortunato deve trovare uno stratagemma per accelerarlo.
Le regole sono due e semplici: mangiare spesso, mangiare bene.
Sono sicura che molte di voi avranno patito la fame con diete ipocaloriche assurde, io ad esempio non potevo credere di dover mangiare TRE fette biscottate al mattino, o 60 kg di pasta a pranzo… È immorale! Poi i dietologi pretendono che sia fatto tutto di colpo. Da un pacco di biscotti a tre fette biscottate il corpo ci dice che stiamo morendo di fame!
Il processo dal mio punto di vista deve essere molto più graduale.
Inizialmente si tratta di abituare il corpo a mangiare nel modo giusto, ovvero il cibo Vero di cui parlavo nel primo articolo, niente scorciatoie. Che poi pensandoci è molto più semplice mangiare una bistecca con l’insalata che roba precotta e surgelata. In secondo luogo si deve imparare semplicemente a scegliere gli abbinamenti giusti tra i vari cibi.
Questo punto è la chiave del vostro successo.
Conoscere i macro alimenti, carboidrati - proteine - grassi, e in che quantità mangiarne.
Ed ecco che si vedranno i primi risultati. Non bisogna togliere nulla, né pesare gli alimenti: bisogna solo decidere quali sono meglio di altri e quali mangiare insieme.
Inutile dire che comunque qualche sacrificio lo fatto, sopratutto nei confronti degli zuccheri. Non intendo i dolci, in quanto non ne sono mai stata troppo fanatica, bensì gli zuccheri contenuti nella pasta, nei cereali e nella frutta.
Per come ero fatta io, piuttosto che mangiare 60 grammi di pasta preferivo eliminarla del tutto, ed ecco che si cadeva nell’errore di eliminare un macronutriente importantissimo. Col tempo comunque ho imparato in maniera molto naturale che si può mangiare la pasta, e le dosi sono relative a fronte di un corretto apporto di tutti i nutrienti che il nostro corpo richiede.
Un altro errore comune è il famoso ‘pasto di sgarro’ che i dietologi inseriscono nel piano alimentare dietistico. Premesso che è giustissimo concedersi un piatto che normalmente è preferibile sostituire, come ad esempio la pizza, o un aperitivo (sono pur sempre milanese!), ma il modo in cui si deve vivere questo momento non deve essere straordinario, deve essere normale. Bisogna imparare a fare delle scelte.
Vi faccio un esempio viene dalla scelta delle farine, che sono estremamente diverse e apportano nutrienti e calorie estremamente diversi. Oggi viviamo in un’epoca in cui il salutismo è di gran moda, io sono stata di recente a New York e gli alimentari Bio e dietetici sono ovunque, quindi non è difficile trovare impasti integrali o di cereali, sostituti di latticini o verdure fresche.

Ecco quale è diventata la mia filosofia di vita.. Scegliere senza rinunciare alle cose belle (e buone) della vita. Con il risultato di 12 kg in meno!

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