CONTARE LE CALORIE NON E' SEMPRE UNA SCELTA VINCENTE
Contare le calorie può essere un valido aiuto nella perdita di peso, ma a volte risulta controproducente, addirittura dannoso.
Certamente imparare a calcolare le calorie è un ottimo alleato della nostra linea, ci aiuta a scegliere un alimento piuttosto che un altro e a bilanciare l'introito giornaliero nel migliore dei modi, ma ci sono altri fattori da considerare che potrebbero farci fare scelte sbagliate.
Intanto spieghiamo a grandi linee come si contano le calorie, anche se ci sono ormai numerose App che permettono di inserire i cibi in un motore di ricerca, alcune addirittura per marca e tipologia, fornendoci in maniera estemporanea l'apporto calorico. Sulle etichette dei prodotti vengono indicati i grammi di Carboidrati, Grassi e Proteine contenuti nel nostro alimento, quindi per sapere qunte calorie apporta bisogna moltiplicare per numeri fissi questi macronutrienti:
CARBOIDRATI X 4
PROTEINE X 4
GRASSI X 9
La somma dei tre valori ottenuti darà l'importo calorico totale.
Detto questo comunque sulle etichette sono indicate le calorie, di solito relativamente a 100g. Determinato quindi quanti grammi di prodotto REALMENTE mangiamo (nel caso di frutta, esclusa buccia e semi) basta moltiplicare questo valore per le calorie riferite a 100 g.
Tutto questo comunque, come già detto all'inizio, serve e non serve.
E' utilissimo rendersi conto dell'apporto calorico giornaliero per capire in quale fascia tenersi per poter dimagrire, ma ci vuole anche una certa dimestichezza nel calcolo, e questo potrebbe essere una fonte di stress per noi bionde, e, come sappiamo, lo stressnon aiuta a dimagrire, anzi!
Quello che ci tengo a sottolineare è che le calorie non sono tutte uguali. Mia mamma mi dice spesso ' non mangiare la frutta secca, è calorica!'
Il corpo è una macchina perfetta, e in quanto tale difficilmente si può ingannare.
Se è vero che introducendo le calorie che ci siamo prefissati riusciamo a dimagrire, è pur vero che la qualità conta.
Un professore statunitense, Mark Haub, ha dimostrato come sia possibile perdere peso mangiando solo cibo spazzatura, calcolando però alla perfezione l'apporto calorico, non superando, nel suo caso, le 1800 Kcal.
E' facile capire come sia controproducente quest'idea, visto che il cibo spazzatura è molto calorico, quindi il nostro corpo sarebbe appagato dal fatto di mangiare patatine e cioccolato, ma presto il mancato senso di sazietà prenderà il sopravvento; inoltre a livello salutare il danno arrecato al nostro corpo potrebbe essere irreversibile.
Questo dimostra che la conta calorica non è sempre una scelta vincente.
Tornando a mia mamma e alla sua idea di non ingerire cibi molto salutari a causa dell'alto apporto calorico, vorrei specificare come il nostro organismo sia in grado di capire l'alto contenuto nutrizionale di alcuni alimenti rispetto ad altri, e quanto la sua capacità di processarli correttamente dipenda proprio dall'apporto nutritivo i questi.
Infatti se ingeriamo 100 Kcal di patatine fritte il nostro corpo ne ricaverà un'alta percentuale di grassi saturi e colesterolo che non è capace di smaltire e porterà ad un aumento esponenziale di rischi per l'organismo. Viceversa 100 Kcal di avocado saranno letti in chiave di apporto di fibre e vitamine che si trasformeranno in energia pura, riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, invecchiamento ritardato e meno accumuli di grasso.
E vi sembra la stessa cosa?
Ecco perchè le calorie contano sì, ma la scelta di alimenti sani e corretti dal punto di vista nutrizionale è sempre la giusta via per un corpo sano e...magro!