REVERSE DIET: come non vanificare gli sforzi fatti pere dimagrire.
Questo post è per me molto importante, in quanto tratta uno degli argomenti più delicati quando si parla di dieta dimagrante, anzi, quando giunge il momento di smettere di ridurre le calorie e di ricominciare finalmente a mangiare.
E' in assoluto il momento più delicato, quello da seguire con la massima attenzione affinchè non si butti all'aria il duro lavoro svolto con la nostra dieta, il famoso mantenimento.
Tutti dopo un periodo più o meno lungo di restrizione calorica arriviamo ad un punto in cui non riusciamo più a dimagrire, il cosiddetto stallo.
Le cause possono essere molteplici:
- dopo un periodo di dieta ipocalorica il nostro organismo entra in uno stato di 'allerta', attuando dei processi per cui cercherà di preservare più possibile le riserve energetiche da cui trarre beneficio;
- di conseguenza il nostro metabolismo rallenta, cercando di non bruciare più velocemente tutte le nostre riserve, ma preservandole;
- dopo una forte riduzione delle calorie assunte, non riusciamo più a diminuire, ad un certo punto non possiamo morire di fame!
-il nostro organismo è una macchina perfetta, e come tale si adatta alle situazioni, anche a quelle di assunzione di poche calorie, che leggerà come 'normali'.
Visti tutti i punti precedenti, ad un certo punto dobbiamo incalzare il nostro metabolismo cambiando strategia.
Arrivati finalmente al peso che desideriamo o ad un punto di stallo in cui non riusciamo più a dimagrire, è del tutto inutile continuare a restringere. In primis perchè come detto prima, non possiamo morire di fame, abbiamo bisogno di ricominciare a mangiare (tenendo sempre presenti comunque le buone abitudini apprese durante la fase di dieta dimagrante), per il nostro benessere fisico sia per quello psicologico.
Dopo tutti gli sforzi fatti abbiamo il sacrosanto diritto di goderci qualche svago in più, o di sentirci nuovamente normali quando ci sediamo a tavola con altre persone.
Tutto questo è possibile, ma va affrontato con intelligenza.
Il segreto sta nella 'Reverse Diet', la dieta inversa che consente un reintegro delle calorie da assumere secondo un processo molto lento e programmato. In sostanza, il nostro corpo non si deve accorgere dell'aumento di calorie assunte, deve leggerlo come normale affinchè riusciamo a non acquistare peso.
Per farlo bisogna aumentare gradualmente il totale delle calorie assunte, meglio se il calcolo viene fatto sempre settimanalmente, non giornalmente, e la scelta dei macronutrienti come sempre risulta essere molto importante.
Il nostro metabolismo deve essere riprogrammato per smaltire al meglio quello che ingeriamo, fino ad arrivare ad nuovo set point, ossia il punto in cui ingrassiamo. Quel livello calorico sarà il nuovo punto da cui ripartire con il deficit calorico se dobbiamo ancora perdere peso, oppure abbiamo trovato il totale delle calorie che possiamo assumere per mantenere il peso attuale.
Facciamo un esempio pratico.
Una donna dopo un lungo periodo è arrivata ad un regime di 1200 Kcal al giorno, diciamo 9000 Kcal la settimana, compreso un pasto 'sgarro'.
Potrà cominciare ad assumere 1250 Kcal al giorno, magari preferendo 50 Kcal di carboidrati in più visto che normalmente sono quelli che subiscono la maggior restrizione.
Dopo un paio di settimane se il peso rimane invariato (o addirittura potrebbe scendere), potrà aumentare nuovamente di 50 Kcal al giorno e monitorare l'andamento del peso. Più l'aumento dell'introito è lento, più il successo di tale processo è assicurato.
Come detto prima è un sistema per 'prendere in giro' il nostro metabolismo e risvegliarlo, non vogliamo prendere peso.
Spero di aver fornito un'infarinatura su questo argomento quantomeno esaustiva, io ho appena cominciato ad aumentare il mio apporto calorico settimanale, più avanti seguirà un post sul mio piano alimentare in questa fase di Reverse per darvi uno spunto, con tutte le mie ansie e paure, l'andamento del mio peso e la mia soddisfazione nel mangiare un pochino di più 😉